Green Pass e Privacy: come proteggersi sul posto di lavoro

Inviato da Avv. Diego Esposito il 03/02/2022
Studio Legale Avv. Diego Esposito

L’introduzione del Green Pass ha riaperto nuovamente la tematica della privacy, poiché i controlli sono effettuati da cittadini e non dalle istituzioni, in una sorta di autogestione. Ciò ha creato parecchie polemiche, soprattutto riguardanti i dati personali: dove fanno a finire? È giusto che un datore di lavoro o collega possa esserne a conoscenza? Quali rischi si corrono?

La risposta è articolata e va seguita caso per caso ma in linea generale vi sono alcune risoluzioni per il binomio Green Pass e Privacy. Un nuovo anno è alle porte dunque analizziamo i diversi casi per prepararsi e proteggersi dai potenziali rischi che comporta esibire o cedere i propri dati personali esibendo il Green Pass.

Nessuna scorciatoia: utilizzare esclusivamente l’applicazione VerificaC19

Continui mutamenti delle regole comportano qualche elemento di confusione. Nei primi tempi in cui il Green Pass è divenuto obbligatorio a lavoro, molti datori (e dunque colleghi incaricati) non erano nemmeno a conoscenza dell’applicazione statale “Verifica19” per permettere il controllo delle certificazioni verdi. Quest’applicazione rilasciata del ministero della Salute è l’unico strumento di controllo delle certificazioni verdi utilizzabile per garantire la privacy delle persone.

Il Garante della privacy continua a mettere in allerta sull’utilizzo di applicazioni diverse da quelle ufficiali, poiché si rischia di consegnare i propri dati personali e sensibili a terze parti che poco hanno a che fare con il datore di lavoro. Un primo modo per salvaguardarsi dai rischi è accettare d’esibire il Green Pass solamente a coloro che nell’atto del controllo utilizzano l’applicazione statale ufficiale.

Cosa può fare il datore di lavoro? Può pretendere il Green Pass?

Il Dl 127/2021 approvato al Senato ha stabilito che le aziende devono osservare una serie d’adempimenti per tutelare i dati personali ma al contempo ha dato la possibilità ai lavoratori di consegnare spontaneamente il Green Pass ai propri datori di lavoro.

Tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato, nel mondo del lavoro, pubblico o privato, sono obbligati ad esibire il Green Pass per accedere al luogo nel quale si svolge l’attività lavorativa. Dunque il datore di lavoro può pretendere l’esibizione del Green Pass o impedire al lavoratore di prendere parte alla giornata lavorativa.

Il datore di lavoro deve seguire rigide regole per controllare il Green Pass. Tra queste, il datore ha l’obbligo di stabilire chiare procedure su come controllare la certificazione e dovrà nominare degli incaricati alle verifiche: dunque gli unici colleghi che possono vedere il Green Pass sono quelli nominati.

Quali dati personali possono vedere colleghi incaricati e datore di lavoro?

Pur essendo un obbligo, lo Stato dà la possibilità di consegnare volontariamente il Green Pass al datore di lavoro: ciò permette di non dover più esibire la certificazione sino alla sua scadenza, anche durante i controlli a campione. Dunque anche cambiando i colleghi nominati al controllo del Green Pass i nostri dati non saranno resi noti ad altre persone sino alla scadenza.

Quali sono i dati personali trattati dal Green Pass? Colleghi e datore di lavoro potranno venire a conoscenza tramite certificazione delle generalità del lavoratore, la validità, l'integrità e l'autenticità del Green Pass.

Pensi che i tuoi dati personali non siano al sicuro? Vuoi contestare un’azione dubbia riguardante il Green Pass? Contattaci

Se leggendo avete riscontrato che il vostro datore di lavoro o il vostro collega abbiano agito al di fuori della legge potete contattarci per esporci il vostro caso con tutti i suoi dettagli e particolarità cosicché possiamo aiutarvi a tutelare la vostra privacy ed indirizzarvi alla corretta risoluzione della problematica. Una consulenza professionale è sempre la via migliore e semplice per potersi difendere da eventuali illeciti, soprattutto se riguarda il binomio Green Pass e Privacy.