L'amministrazione di sostegno: cos'è e come si ottiene

Inviato da Avv. Diego Esposito il 23/01/2023
L'amministrazione di sostegno

L’amministrazione di sostegno è un istituto creato e pensato dal legislatore per la tutela dei soggetti fragili, cioè i soggetti che non sono in grado di provvedere a se stessi a causa di una malattia o disabilità.

La legge n. 6/2004 ha istituito questo strumento avente finalità certamente più flessibili dell’interdizione e della inabilitazione i quali presuppongono una incapacità di intendere e di volere del soggetto fragile.

Com'è attivata la nomina di un Amministratore di Sostegno

Nella generalità dei casi sono i familiari vicini al soggetto fragile che decidono di adire il Giudice al fine di ottenere la nomina di un ADS (Amministratore di Sostegno), ma anche «la persona stabilmente convivente, i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo grado, nonché l’unito civilmente in favore del proprio compagno».

Si ricorre al Giudice tramite ricorso

Ricevuto il ricorso il Giudice Tutelare nomina - di solito - come Amministratore di Sostegno del soggetto fragile, i familiari a lui vicini, cioè ricerca il soggetto idoneo nello stesso ambito familiare dell’amministrato.

Ma può anche succedere che - nel caso in cui non ci siano familiari idonei o nel caso di conflitto tra i familiari nella gestione del soggetto fragile - il Giudice nomini un soggetto terzo, un professionista con esperienza nel settore.

Questa disciplina giuridica si inserisce, prepotentemente, anche all’interno delle famiglie con figli affetti da disabilità grave, con figli incapaci di esercitare i propri diritti e assumere obblighi, come recita l’art. 2 del c.c.

Tali famiglie c.d. caregiver, che si sono sempre prese cura del proprio figlio disabile sin dalla nascita, al compimento del diciottesimo anno d’età del figlio, devono adire il Giudice tutelare affinché questi possa provvedere alla loro nomina come Amministratore di Sostegno.

In tali casi il Giudice tutelare nomina quale ADS il caregiver che propone ricorso senza criticità alcuna.

Il caregiver-ADS dovrà, dopo la nomina e il giuramento di rito, assolvere a tutti gli obblighi derivanti dalla nomina che sono specificati nel decreto emesso dal Giudice, e che, generalmente riguardano la cura della persona, della sua salute e la cura del patrimonio dell’amministrato.

Ogni anno l’ADS deve rendicontare al Giudice l’andamento dell’amministrazione e soprattutto il rendiconto delle entrate e delle uscite avute nel corso dell’anno.

Per quanto riguarda tale ultimo aspetto sta prendendo piede la prassi giurisprudenziale di esonerare il Caregiver-ADS dalla rendicontazione annuale, liberandolo, pertanto, di una incombenza superflua trattandosi del genitore che si prende cura del figlio non solo dal compimento del diciottesimo anno di età. Questo è un passo molto importante nel riconoscimento della figura del Caregiver familiare e del suo impegno nella cura quotidiana dei fragili.

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A cura di Avv. Guendalina Pascali